Commentario abbreviato:1Corinzi 9:1815 Versetti 15-23 È la gloria di un ministro rinnegare se stesso, per poter servire Cristo e salvare le anime. Ma quando un ministro rinuncia ai suoi diritti per amore del Vangelo, fa più di quanto la sua carica e il suo ufficio richiedano. Predicando liberamente il Vangelo, l'apostolo dimostrava di agire in base a principi di zelo e di amore, godendo così di grande conforto e speranza nella sua anima. Pur considerando la legge cerimoniale come un giogo tolto da Cristo, vi si sottomise per poter lavorare sui Giudei, eliminare i loro pregiudizi, convincerli ad ascoltare il Vangelo e conquistarli a Cristo. Sebbene non volesse trasgredire le leggi di Cristo per compiacere qualcuno, tuttavia si adattava a tutti gli uomini, dove poteva farlo legittimamente, per guadagnarne qualcuno. Fare il bene era lo studio e l'attività della sua vita; e, per raggiungere questo scopo, non si reggeva sui privilegi. Dobbiamo guardarci bene dagli estremi e dall'affidarci a qualsiasi altra cosa che non sia la fiducia in Cristo. Non dobbiamo permettere errori o mancanze che possano danneggiare gli altri o disonorare il Vangelo. Riferimenti incrociati:1Corinzi 9:181Co 9:6,7; 10:33; 2Co 4:5; 11:7-9; 12:13-18; 1Te 2:6; 2Te 3:8,9 Dimensione testo: |